Heinrich Schulz nacque a Dresda nel 1808 e vi morì nel 1855, pioniere della ricerca tedesca nell’Italia meridionale pose il fondamento per gli studi della storia dell’arte medievale. Viaggiò per l’Italia dal 1831 al 1842 e di nuovo negli anni 1846-47. Direttore della collezione d’arte antica del re di Sassonia fu anche presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Dresda. Arrivò in Italia la prima volta al seguito del re Johann, in viaggio nel Regno delle due Sicilie, e da quel momento iniziò a lavorare alla stesura della sua opera, grazie anche alla spinta di un famoso storico dell’arte del tempo, Friedrich von Rumhor. Tutto il materiale: appunti descrittivi, notizie storiche, documenti d’archivio, studi dal vero e disegni, infatti, fu raccolto dallo Schulz al tempo del suo soggiorno italiano, quando aveva attraversato più volte le provincie meridionali, specialmente la Puglia. I suoi compagni di viaggio: il pittore Anton Halmann di Hannover, conosciuto a Roma, e l’architetto siciliano Saverio Cavallari si occuparono di rilevare e disegnare le piante dei diversi monumenti. Al suo ritorno in patria i molteplici incarichi rivestiti e, soprattutto gli eventi politici di quegli anni, non gli consentirono la redazione finale dell’opera, ideata tanti anni prima. Morì a soli 47 anni lasciando incompiuto il lavoro. Sarà, infatti, Ferdinand von Quast a curarne l’edizione per incarico del fratello dello Schulz e sotto gli auspici del Re di Sassonia. La nota è a cura della Dott. Maria Virno della Biblioteca Nazionale di Bari)

• Schulz, Wilhelm Heinrich

• Quast Ferdinand : von

• Santa Teresa dei Maschi, Biblioteca Per la Cultura e le Arti di Bari
• Sagarriga Visconti Volpi, Biblioteca Nazionale di Bari