Strumenti personali
Tu sei qui: Home Biblioteca digitale Titoli Theatrum orbis terrarum ( 1595) / Abraham Ortelius - Firenze : Giunti, 1991 - [327] c. : in gran parte ill., 1 ritr., c. geogr. ; 46 cm.

Theatrum orbis terrarum ( 1595) / Abraham Ortelius - Firenze : Giunti, 1991 - [327] c. : in gran parte ill., 1 ritr., c. geogr. ; 46 cm.

Tipologia del documento Documento_cartografico
Autore Ortelio, Abramo
Titolo Theatrum orbis terrarum ( 1595) / Abraham Ortelius - Firenze : Giunti, 1991 - [327] c. : in gran parte ill., 1 ritr., c. geogr. ; 46 cm.
Pubblicazione Giunti
Data di pubblicazione 1991
Descrizione [327] c. : in gran parte ill., 1 ritr., c. geogr. ; 46 cm.
Collezione
ISBN/ISNN
Argomento descrizioni geografiche (geographical descriptions) Cartografia (cartography)
Luogo di pubblicazione
Lingua di pubblicazione Italiano
Biblioteca Sagarriga Visconti Volpi, Biblioteca Nazionale di Bari
Note <img width="300" height="87" src=" ./resolveUid/6b570e587a59414648b47bd737a656fb" alt="Logo Caripuglia" class="" /> <p> <p> Riproduzione facsimilare dell’edizione: Antverpiae, Ex off. Plantiniana, 1595. L’originale è conservato presso la Biblioteca dell’Istituto Geografico Militare di Firenze e si presenta con le tavole interamente e finemente colorate a mano in antico. Abraham Ortelius (anche Ortels, Oertel, Orthellius, italianizzato in Abramo Ortelio) fu con Mercatore il grande fondatore della cartografia fiamminga. Dopo avere studiato il greco, il latino e la matematica, si stabilì ad Anversa, il grande porto delle Diciassette Province, come libraio e cartografo. Viaggiò molto e pubblicò nel 1564 una carta del mondo in 8 fogli che conobbe un grande successo. Il programma dell’Ortelio era quello di raccogliere il sapere geografico e cartografico del tempo proponendo in 148 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. L’edizione definitiva del Theatrum orbis terrarum (1595), che può considerarsi come il primo atlante moderno, rappresenta la tappa più avanzata della descrizione cartografica del mondo allora conosciuto realizzata nel corso di vent’anni da Abraham Ortelius. L’opera, pubblicata in sette lingue, ebbe numerosissime edizioni. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti per le carte, menzionando i nomi dei cartografi all’origine delle notizie cartografiche. L’opera ebbe uno straordinario successo editoriale, dovuto non soltanto alle tavole ma anche al testo, che tenendo conto dell’esperienza dei maggiori cartografi, costituisce una vera e propria enciclopedia geografico-cartografica, con notizie tecniche sui metodi di proiezione. Per il loro pregio anche sul piano squisitamente decorativo, gli esemplari dell’opera furono oggetto di mutilazioni e continui smembramenti da parte di mercanti e collezionisti, al punto che se ne conservano oggi pochissimi esemplari completi. (La nota è a cura della Biblioteca Nazionale di Bari)

Sviluppato con Plone, il sistema open source di gestione dei contenuti

Questo sito è conforme ai seguenti standard: