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Banja Luka
La storia | Nei dintorni di Banja Luka, numerosi reperti archeologici testimoniano la presenza dell’uomo preistorico a cavallo del 50 000-35 000 a.C. Nei documenti scritti appare per la prima volta il nome Banja Luka nel 1494, benché se ne facesse uso già da tempi più remoti. Nell’epoca del governo turco di Ferhad pasha Sokolović (1574-1588) divenne centro dell’attività amministrativa turca, Pašaluk di Bosnia. |
In 500 anni di storia, Banja Luka divenne palcoscenico di numerosi conflitti, guerre, epidemie e terremoti. Fu ripetutamente devastata durante le guerre austro-turche, e subì gravi danni per l’epidemia di peste del periodo 1813-16. Dopo 350 anni di dominio turco, nel 1878 fu occupata dalla monarchia austro-ungarica. Sotto di essa conobbe maggior sviluppo economico ed urbanistico. In particolare si sviluppò l’industria del legno. A questo periodo appartengono i palazzi monumentali della città come Banski dvor, Hipotekarna Banka, il Teatro popolare. L’intensa fioritura ed espansione viene fermata dalla seconda guerra mondiale e dai pesanti bombardamenti del 1941. Nel 1969 fu devastata da un terremoto a seguito del quale si definì il suo aspetto urbano odierno. Banja Luka è oggi la capitale della Repubblica Srpska. | |
La città
| Banja Luka è situata sulle sponde del fiume Vrbas che divide in due la città. Diverse dominazioni ed influssi culturali e religiosi hanno lasciato profonde tracce nell’architettura urbana. La fortificazione Kastel domina il lato sinistro del fiume nella parte centrale della città. Nel passato Kastel fu una roccaforte militare, circondata da mura massicce. |
Fu Ferhad-paša Sokolović nel XVI sec. ad intensificare la costruzione del Kastel sui resti della città medievale e ad erigere numerosi edifici di tipo orientale che ne racchiudevano il nucleo centrale (čaršija, in bosniaco). Nei secoli seguenti la città si estese dal nucleo fortificato lungo il fiume. Tra gli edifici orientali spiccava, fino alla sua distruzione del 1993, la Moschea Ferhadija (1579), costruita in classico stile ottomano. | |
| Fu un edificio di grande importanza, annoverato tra gli esempi più belli di architettura islamica in Bosnia. Una passeggiata lungo la Gospodska Via (Via Signorile) nel centro cittadino mostra la sua eredità urbanistica europea con gli edifici in stile neorinascimentale e secessionista. Si può ammirare la Cattedrale cattolica e nelle sue vicinanze il Tempio di Gesù Salvatore in stile neobizantino con la cupola dorata. |
| Da un lato della via si trova Banski Dvor e il Palazzo del Governo e dall’altro il Parlamento. Una caratteristica della città sono i filari di alberi, tra cui citiamo il Carski Drum (Via Imperiale) costruita nel 1882. Carski Drum con i suoi filari, edifici residenziali dell’epoca austro-ungarica ed altri monumenti storico-culturali definiscono l’impronta urbanistica della città. |
Eventi, tradizioni e cultura
Kočićev zbor è una manifestazione di tipo cultural-patriottico che si svolge dal 1965, l’ultima domenica di Agosto. E’ dedicata al letterario e patriota Petar Kočić con serate letterarie, spettacoli teatrali, mostre, canzoni ed esibizioni strumentali. A Banja Luka, è inevitabile assaggiare i čevap, tipico piatto bosniaco a base di carne macinata grigliata. | |
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