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Becej



La storia

L’esistenza della fortificazione di Bečej viene rilevata per la prima volta su documenti ufficiali  nel 1238, in quanto donazione che il  re ungherese Bela IV fece ai monaci di Stolni Beograd. Fino alla metà del XVI secolo cambiò numerosi feudatari nel quadro dell’amministrazione ungherese. Il celebre condottiero turco, Mehmed-Paša Sokolović, la conquistò nel 1551, e rimase sotto il governo ottomano fino al 1687. 

 
 

Dopo la guerra austro-turca e il trattato di pace di Carlovitz (Sremski Karlovci) del 1699, l’antica fortificazione ungherese venne demolita. Nel secolo successivo si formò la frontiera militare tra l’Impero Ausburgico e Ottomano e venne fondato un avamposto  chiamato Bečej. In questo periodo, la città si sviluppò maggiormente fino a diventare un importante centro politico-economico  e culturale.

Nel 1848 la città subì gravi danni negli scontri tra Serbi e Ungheresi, cosicché non vi è traccia degli edifici precedenti a quest’epoca. Bečej rimase sotto l’amministrazione austriaca fino a 1918, quando questo territorio entrò a far parte della Monarchia  Serba, Croata e Slovena.

 


La città 

 

Bečej è una tipica città  pannonica, situata sulla sponda destra del fiume Tisa. Rappresenta un importante centro economico e culturale nella regione della Vojvodina. Con novecento anni di storia, la città annovera numerosi monumenti storico-culturali. Sulla piazza principale, Trg Oslobodjenja, popolarmente chiamata pogača (un tipo di pagnotta) sorge il Municipio.

Un palazzo del 1884, sito  accanto al lascito della Baronessa Eufemija Jović, con cui forma un complesso architettonico, è  opera del celebre architetto Vladimir Nikolić. Di fronte si erge una Chiesa ortodossa, costruita tra il 1851 e il 1858, ornata da tre torri in stile bizantino. L’iconostasi, opera del famoso Uroš Predić,  consiste in sessantatre icone (1889-93)  con decorazioni classico-romantiche. Più a nord si trova una Chiesa cattolica, restaurata nel 1875. All’interno ci sono opere del celebre pittore ungherese Mór Than, nativo di Bečej.

 
 

Intorno alla piazza principale di Bečej sorgono alcuni palazzi di rilevanza storica del XIX secolo tra cui la casa di Bogdan Dunđerski e l'edificio della scuola elementare del 1861. A pochi  chilometri  da Bečej, nella pianura verde della Vojvodina spicca l’imponente castello Fantast, antica residenza di Bogdan Dundjerski, uno degli uomini Serbi più facoltosi del XIX secolo. Oggi è un lussuoso hotel. Accanto al castello si trova la cappella della famiglia Dundjerski in stile neobizantino, con l’iconostasi di Uroš Predić. Il museo cittadino conserva le opere dei pittori locali del XIX e XX secolo oltre ai manufatti dei Sarmati e degli Avari, popoli  che abitavano nella pianura di Pannonia tra il VI e X sec.      

 

Eventi, tradizioni e cultura

Nel mese di maggio, la città di Bečej organizza diversi festival  musicali e folcloristici dove si esibiscono i migliori cori, cantanti, direttori d’orchestra e  gruppi folcloristici danzanti di tutta la Vojvodina. Di particolare importanza è l’evento “Orizzonti sulla Tisa”, un festival commemorativo del compositore Josif Marinković. La Fijakerijada (Festa delle Carrozze) è un evento nato dalla lunga tradizione dell’allevamento di cavalli in Vojvodina.

 

 
 

   

  

 

   

 


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