Canne
La storia
Canne nacque fra il VI-IV secolo a.C. come semplice villaggio, diventando in epoca romana "Vicus" ed emporio fluviale della città di Canosa e nel 216 a.C. ,forse nella località ancor oggi denominata “campo di sangue”, teatro della famosa Battaglia di Canne. Con la caduta dell'Impero romano d'occidente, anche Canne subì la devastazione barbarica e nel 547 durante la guerra gotica fu distrutta dalle truppe ostrogote di Totila. Dopo una lenta ripresa la città di Canne rinacque e continuò a vivere all'ombra di Canosa fino alla distruzione di quest'ultima nell'872 ad opera dei Saraceni, acquistando così nuova importanza anche con l'istituzione di una diocesi dove nel 1100 vi fu vescovo San Ruggiero di Canne (patrono di Barletta). Sotto la dominazione bizantina, Canne conobbe il suo periodo di maggiore fioritura fino al 1083, quando passata sotto il possesso dei Normanni, fu distrutta da Roberto il Guiscardo per vendicarsi della rivolta guidata dal barone Ermanno di Canne. |
La città La città di Canne è un museo a cielo aperto, rievoca in ogni angolo la famosa battaglia e soprattutto nella Cittadella, si trovano ancora le rovine della antica città medievale di Canne. Si possono visitare importanti e suggestivi musei archeologci,custodi degli innumerevoli scontri/incontri delle diverse culture che si sono susseguite nel corso dei secoli. |
Antiquarium di Canne della Battaglia: inaugurato nella primavera del 1958 dall'allora ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro, il museo documenta gli insediamenti umani nel territorio di epoca preistorica, classica, apulo-greca e medievale (ornamenti in bronzo e ambre, corredi tombali, ceramiche, antefisse, iscrizioni, monete di epoca bizantina). Presenta inoltre una ricca collezione di vasi dauno-peucezi dipinti a disegni geometrici risalenti al IV-III secolo a.C.,provenienti dai sepolcreti di Canne.
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Eventi, tradizioni e cultura Nei pressi del sito archeologico si trova la località "Paolo Stimolo", attuale nome del luogo dove Annibale elevò il "Paulus Tumulus" ovvero l'originaria tomba del console Lucio Emilio Paolo morto nella famosa battaglia contro i Cartaginesi. Infatti nel 1738 fra le macerie di un pozzo abbandonato furon trovati alcuni pezzi di pietra, su cui erano incise queste parole: «HANNIBAL PAULI ÆMILII ROMANORUM CONSULIS APUD CANNÆ TRUCIDATI CONQUISITUM CORPUS SUMMA CUM HONORE ROMANIS MILITIBUS MANDAVIT SUB HOC MARMORA REPONENDUM ET OSSA EJUS AD URBEM DEPORTANDA». |