Cupello
La storia
La storia di Cupello è relativamente recente, inizia nel XV secolo ed è strettamente legata a quella di Monteodorisio. La crescita del borgo si ottenne nel XVI secolo quando i D'Avalos, marchesi del Vasto, favorirono lo sviluppo dell'agricoltura, utilizzando, probabilmente, slavi della costa e del retroterra adriatico orientale che si erano trasferiti in Italia, scacciati dalle terre di origine dalle incursioni turche. La zona ha conosciuto una notevole continuità di presenza dall'età arcaica fino ai nostri giorni: sempre in località Bufalara, ai confini con il territorio di S. Salvo, esisteva infatti una villa romana intravista, e distrutta, quando sul sito venne impiantato uno stabilimento per la produzione di laterizi. |
La città Cupello sorge su un colle alla destra del fiume Sinello. Il suo territorio si estende in un'area dolcemente collinosa, coltivata prevalentemente a seminativo e uliveti. Cupello conta numerosi siti archeologici distribuiti soprattutto nella zona gravitante verso il fiume Trigno. In località Bufalara si sviluppava per esempio una necropoli di età arcaica che sfruttava un grosso banco di ghiaia alluvionale ed è stata per questo gravemente danneggiata da lavori estrattivi che hanno distrutto un numero imprecisato di sepolture. L'unico reperto sicuramente riferibile a tale area cemeteriale è un pugnale di ferro che conserva ancora buona parte del fodero e della catenella di sospensione: si tratta di un cosiddetto gladio a stami, una sorta di spada corta frequente nelle tombe maschili del VI sec. a.C. in area centro-italica. |
Eventi, tradizioni e cultura Il Frate Serafino Razzi passò, nel suo viaggio, da Capello e con curiosità e perspicacia descrive l'abbigliamento e i costumi di questa nuova popolazione, accennando anche a qualche particolarità linguistica. |