Pollutri
La storia Pollutri sorge su un’altura tra i fiumi Sinello e Osento. Le sue origini, secondo alcune leggende che si tramandano, sono legate alla discesa dei Longobardi in Italia. Il nome della città deriverebbe da un tempio dedicato a Polluce. Nel medioevo il territorio pollutrese fu governato da un emissario reale che risiedeva a Vasto. |
La città Il borgo medievale ancora parzialmente abbracciato da antiche mura, visibili in case, mura e porte d’accesso, merita di essere scoperto tramite una piacevole passeggiata. Il caratteristico centro storico conserva nel suo interno chiese e preziosi palazzi gentilizi. Le strette vie si snodano facendoci conoscere i monumenti, notevole è la parrocchiale dedicata a Sant’Antonio, come la Chiesa del SS. Salvatore, la Chiesa della Madonna, la chiesa di San Rocco e i palazzi “del Re” e “D’Agostino. |
Eventi, tradizioni e cultura Gli abitanti di Pollutri festeggiano il patrono San Nicola di Bari due volte l’anno, la prima domenica del mese di maggio e il 6 dicembre. Il culto di San Nicola di Bari è molto diffuso sia in Puglia che in Abruzzo e, in queste due regioni, ci sono molte case, che rappresentano le antiche sedi delle corporazioni e delle confraternite dedite al Santo. Nel corso della festa di Maggio è tradizione lanciare dei taralli dai balconi di una delle case nobiliari del paese in ricordo della munificenza del Santo che è sempre stato pronto a soccorrere i suoi fedeli nei periodi di carestia. |
La festa di questo Santo protettore dei pastori si conclude a dicembre, sul sagrato della Chiesa Parrocchiale, con la tradizionale cottura delle fave che vengono consumate per devozione. Ogni anno si tiene, nel mese di maggio il Pellegrinaggio Pollutri - Madonna dei Miracoli per ricordare l’apparizione della Madonna ad un cittadino Pollutrese, Alessandro Muzio. Dopo il 15 Agosto grande festa al Bosco di Don Venanzio. |