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Stoliv (Stolido). Paese delle camelie
La storia La storia di questo piccolo villaggio dei pescatori inizia nel XIV secolo. Nel 1326 era noto come Vinea de Stolido e faceva parte del distretto della città di Cattaro. Gli abitanti del posto da secoli erano marinai e commercianti.Nel periodo del dominio veneziano, il villaggio contava quattro negozi, due frantoi e quattro panetterie. | |
| Il suo nome, invece, deriva dagli ulivi; ogni ragazzo doveva piantare 100 alberi d’ulivo per ottenere il diritto di sposarsi. Nel caso non disponesse della propria terra per le piantagioni, doveva provvedere per il terreno tra i densi boschi di castagno di cui il paese tuttora abbonda. Nel 1721 Stolivo ricevette lo status della località marittima. | La città
Stoliv è un paese composto da due villaggi situati sulla ripida pendice della penisola di Vrmac, proprio di fronte a Perast. Stoliv Alta si trova a 240 metri sopra il livello del mare, immersa nel fitto bosco di castagni e conserva ancora il suo originario aspetto rurale. Oggi vi abita una ventina di persone, perché nel corso del XVII e XVIII secolo molti abbandonarono il paese più in alto per spostarsi in quello “nuovo” sulla costa, Stoliv Bassa, con il quale insieme enumerano 500 abitanti. A Stoliv, le case sono strette nelle file, appartenenti ad una famiglia. | |
| E’ facilmente riconoscibile la prima casa- madre e poi con l’allargamento della famiglia, il crescente numero delle case in fila, costruite sulla stessa altezza, dello stesso materiale e misura però nei diversi periodi storici. Da Stolido Bassa si raggiunge quella Alta attraverso le tortuose viuzze e scalinate. Quella principale porta alla piazza con la chiesa parrocchiale di Sveti Ilija che domina il villaggio con il suo campanile del 1556.Questa chiesa, come anche quella di Santa Maria a Stolido Bassa conserva alcuni dipinti del pittore sloveno Josip Tominc. Il bene culturale più importante è la chiesa di San Basilio, nella località di Markov Rt a Stoliv Bassa . |
Eventi, tradizione e cultura | |
| Salendo a Stoliv Alta si attraversano due zone di vegetazione; in basso, sulla costa si lascia il villaggio più recente immerso nelle rose, narcisi, e giacinti, mentre in alto ci si entra nei fitti castagneti e giardini di camelie. A Stoliv esiste il culto della camelia. Nel XVII i marinai ne portarono il seme dal Giappone che attecchì in questa terra del clima mite e temperato.Si dice che il fiore della camelia può essere trapiantato solo se colto dalla mano della padrona di casa. |
Il rispetto per questo fiore si rispecchia nella tradizionale Festa delle camelie dalla fine di marzo agli inizi d’aprile e si conclude con il ballo delle camelie quando viene eletta la dama. Il 13 agosto si festeggia la notte dei pescatori. | |
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